Geotermia, comitati all’attacco: “Moratoria vera o gioco delle tre carte?”

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geotermica

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riceviamo e pubblichiamo.

E’ durata appena una settimana la “buona notizia” della moratoria sulla geotermia decisa dalla Regione Toscana il 12 febbraio; nel constatare che dopo tale data, nel territorio di Abbadia S.Salvatore, la Sorgenia Geothermal iniziava lavori di ricerca e di esplorazioni geotecniche, geoelettriche e geosismiche, il Comitato Ambiente Amiata, il Movimento di Cittadinanza di Abbadia e Sos Geotermia il 17 febbraio hanno scritto al presidente Rossi e all’assessore Bramerini denunciando come tali attività contrastino con lo spirito e con il principio della moratoria enunciato nella legge regionale.

Tanto più se tali ricerche, che non possono essere altro che propedeutiche alla perforazione di pozzi, vengono fatte in Amiata, dove molti amministratori locali e gli stessi Rossi e Bramerini avevano giurato e spergiurato che con Bagnore 4 si era raggiunto il limite di sfruttamento compatibile con quel territorio. Ma ai comitati, a strettissimo giro di posta, il 19 febbraio la Regione risponde che la moratoria “non blocca le attività già autorizzate nei permessi di ricerca vigenti non invasivi”, quindi “la Sorgenia Geothermal si trova nella legittimità per continuare a svolgere le attività autorizzate”, così come sono legittimate anche le altre decine di società che hanno avuto le autorizzazioni, evidentemente. (…)

Siamo quindi a chiedere, ancora, al presidente Rossi, alla Bramerini, a tutta la giunta e il consiglio, di essere seri e di dimostrare che la legge sulla moratoria non è un bluff elettorale, ma che davvero c’è l’intenzione di avviare uno studio che individui le aree non idonee alla geotermia speculativa e i limiti ai permessi, comprese le attività propedeutiche e conseguenti. Ma anche, e con più forza, di sciogliere la contraddizione tra una moratoria agli impianti a media entalpia con reiniezione dei fluidi e le centrali flash Enel ad alta entalpia con rilascio libero di tonnellate di veleni nell’atmosfera. E sarebbe bene che risposte chiare arrivino prima delle elezioni.

*    *    *

La lettera:

Al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi

All’Assessore all’Energia Anna Rita Bramerini

e pc Al Sindaco del Comune di Abbadia San Salvatore

Ai Capigruppo Consiliari

In questi giorni abbiamo constatato che sono iniziati da parte della Società Sorgenia Geothermal srl i lavori di ricerca di esplorazioni geotecniche, geoelettriche e geosismiche nella zona dell’Amiata, nel territorio comunale di Abbadia San Salvatore, con movimenti di pesanti mezzi, delimitazione e picchettaggio dei terreni, etc, che hanno creato apprensione e discussione nella cittadinanza, che non era stata minimamente informata dell’inizio di tale attività di ricerca. Il Sindaco del Comune di Abbadia San Salvatore ha riferito di aver avuto di recente un incontro con la Società Sorgenia che gli aveva prospettato gli interventi di ricerca e l’inizio di tale attività, senza, però, minimamente informare né i Comitati, né la cittadinanza, né i Gruppi Consiliari.

Venuti comunque a conoscenza dell’inizio dei lavori di ricerca, finalizzati a individuare nuove aree di sfruttamento geotermoelettrico sull’Amiata (come se non bastassero le centrali di Piancastagnaio e Bagnore e la distruzione del territorio che si è già realizzata), ci poniamo il problema di come “tale attività sia compatibile e corrispondente alla volontà espressa dalla Regione Toscana con la proposta di legge ‘Disposizioni urgenti in materia di Geotermia’, approvata dalla giunta regionale il 12 gennaio e successivamente dallo stesso Consiglio regionale. In particolare l’articolo 1, comma 2 di tale legge, indicava, nei sei mesi successivi alla entrata in vigore della stessa “la sospensione dei procedimenti per il rilascio dei permessi di ricerca e delle relative proroghe, degli atti di assenso per la realizzazione di pozzi esplorativi, nonché degli atti a essi preordinati relativi all’alta e alla media entalpia”.

Ci risulta che la Società Sorgenia Geothermal srl ha avuto la autorizzazione dalla Regione Toscana (nonostante il parere contrario della precedente Amministrazione Comunale e dei Comitati) per il permesso di ricerca per risorse geotermiche “Le Cascinelle” nei comuni di Abbadia San Salvatore, Castiglione d’Orcia e Radicofani nel marzo 2012, con validità fino al marzo
2016.

Ci chiediamo se la legge di moratoria di sei mesi sopra citata sia applicabile anche ai permessi di ricerca già autorizzati prima della approvazione della stessa. Vi chiediamo quindi la interpretazione “giuridicamente corretta” di quanto espresso nel dispositivo sopra citato (comma 2, articolo 1), poiché ci sembra assurdo che una decisione politica così importante assunta dalla Giunta e dal Consiglio Regionale abbia fatto salve tutte le autorizzazioni già concesse prima della approvazione di tale legge. In tal caso non possiamo non far rimarcare la gravità di tale dispositivo. 

Attendiamo vostre delucidazioni in merito e richiediamo che in ogni modo (modificando anche con successiva deliberazione il contenuto del secondo comma dell’articolo 1, rendendolo attuativo anche per le ricerche già autorizzate), si intervenga per bloccare le ricerche in atto della società Sorgenia e altre previste a breve in altri territori dell’Amiata, anche alla luce di quanto affermato dal Paer, il Piano Ambientale Energetico Regionale, approvato insieme alla moratoria dei permessi, che “riconosce la specificità dell’Amiata, dove la potenza raggiunta con la risorsa geotermica costituisce il punto di equilibrio tra il suo sfruttamento e la vocazione socio-economica del territorio”.

Non comprendiamo quindi che senso abbia approvare una legge di moratoria per sei mesi “per avere il tempo per verificare la sostenibilità ambientale e socio-economica dei territori interessati dai permessi di ricerca relativi alle risorse geotermiche” e poi permettere alle società di andare avanti con le ricerche, come sta avvenendo in un’area già altamente interessata dallo sfruttamento geotermico, come l’Amiata. Oltre tutto con un permesso di ricerca concesso a una società che da quanto abbiamo appurato, dalla visura ordinaria Società di Capitale effettuata il 30 /01/2015 presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Milano, risulta essere costituita dal 2008, con un unico socio, un unico amministratore, con un capitale sociale in srl pari a soli 10.000 euro e che risulta nella voce attività: ‘inattiva’”.

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