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Riceviamo e pubblichiamo(*)

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Carissimi amici dell’Amiata,

Il momento abbastanza difficile che stiamo attraversando ci impone delle riflessioni. Noi le nostre le diffondiamo sempre, con l’unico intento di dare un contributo alla comunità e malgrado l’inconveniente di vedersele a volte distorcere dalle risposte annaspanti di qualche politico nostrano.

Con questa lettera vogliamo mandare il più sentito augurio di Buona Pasqua che ci è venuto in mente: trovare la strada per essere uniti e per abbattere le storiche divisioni interne di questo paese. La destinazione da dare all’Amiata dev’essere completamente diversa dal passato di decennale sottosviluppo che le è stato imposto; pertanto non c’è più spazio per lo sfruttamento scellerato delle risorse da parte di multinazionali o società nascenti, per la discarica, per lo smembramento e l’abbandono. Ciò che chiediamo all’amministrazione comunale è proprio questo: una presa di posizione netta e contraria a tali impedimenti, a minacce come trivellamenti geotermoelettrici nel territorio di Abbadia, alle mono-economie dovute allo sfruttamento troppo intensivo delle risorse.

Per noi il Commercio, l’Ambiente, la Storia e il Turismo non sono parole astratte da sfoggiare a qualche convegno, ma prospettive concrete di sviluppo nell’interesse soprattutto dei giovani. Prima però dobbiamo liberarci dalle politiche fallimentari del passato i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti. Il momento complicato non necessariamente dev’essere negativo perché sappiamo dalla storia che i badenghi si sono rinnovati e affermati proprio in situazioni simili. Ci sono molti progetti che aspettano solo di essere messi in opera, ci sono tante persone -compresi diversi giovani- che non se ne vogliono andare. Non sarà una passeggiata ma l’Amiata deve vivere e tornare a essere rispettata da tutti attraverso una profonda rivalutazione. Ancora buona Pasqua, non di divisione ma di Resurrezione. (*lista civica Abbadia Futura)

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