Grande successo per il primo atto della Festa d’Autunno. Terzieri: «Bilancio positivo, ora puntiamo in alto»

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convento

di Ilaria Martini

Abbadia San Salvatore – Si è concluso domenica il primo fine settimana badengo dedicato alla Festa d’Autunno. La tre giorni si è dimostrata un vero successo di pubblico e di critica, come non capitava da anni. Una boccata d’ossigeno per gli albergatori e le attività paesane, che hanno lavorato a pieno regime e si preparano ad accogliere le prenotazioni per la seconda settimana di festa. Un bilancio assolutamente positivo, che finalmente mette tutti d’accordo. Perfino il tempo, nemico storico delle ricorrenze di Abbadia, ha regalato un clima mite, con generose occhiate di sole e senza una goccia di pioggia. Il programma della manifestazione ha visto un’orchestrazione quasi perfetta tra gli appuntamenti di ogni zona, coinvolgendo al meglio i visitatori.

Anche i tre terzieri – Fabbri, Maggiore e Borgo – e il rione Convento, tra i quali scorre sana competizione, concordano nell’affermare la soddisfazione per questo primo fine settimana appena trascorso.

«La festa è in crescita piena, si è visto dal numero di persone che da anni non partecipavano così numerose. Siamo contenti di aver terminato tutte le scorte di cibo e di doverci rifornire in vista della prossima settimana! È una conferma della vittoria di Abbadia. Per quanto ci riguarda, siamo riusciti a creare una nuova compattezza all’interno del gruppo rionale, mettendo insieme generazioni molto distanti tra loro. Viviamo questa prima settimana come un successo, che ripaga di tutte le fatiche e ci spinge ad andare avanti sempre più uniti» dichiara Giorgio Arezzini, Presedente del Rione Convento, al colmo della gioia.

L’affiatamento del gruppo e la passione per il paese sono ciò che unisce i volontari. Quest’anno per la prima volta c’è stato un serio investimento sui giovani: non più solo manovalanza passiva, ma finalmente protagonisti in ogni terziere. A loro è stata delegata parte dell’organizzazione generale. «Siamo un gruppo ormai consolidato e molto unito – ci dice Silvia Forti, presidente del Terziere Fabbri – Abbiamo deciso di scommettere sulle nuove leve e dare spazio ai giovani, senza ingabbiarli in un progetto precostitutito, ma ascoltando le loro idee. La fiducia concessa è stata ripagata al massimo, con l’organizzazione del primo torneo di tiro alla fune, che è stato molto seguito. Quest’anno abbiamo cercato anche di uscire dagli schemi e inventarci qualcosa di nuovo, aprendoci al settore dei balli latini con serate e cene a tema».

Quando c’è affluenza di visitatori si possono mettere da parte le vecchie polemiche che riguardano il decentramento di alcune zone rispetto al percorso della festa. «La nostra posizione è periferica rispetto all’itinerario principale, tuttavia quest’anno abbiamo raddoppiato i pasti e avuto un’affluenza continuativa. Dimostrazione che quando riusciamo a promuovere bene la festa la posizione del terziere passa in secondo piano. Il bilancio è senz’altro positivo per noi che abbiamo riaperto i battenti da pochi anni. Questa festa è riuscita anche grazie alla novità delle degustazioni gastronomiche, curate da giovani ragazzi che si sono inseriti al meglio all’interno del gruppo» confessa Paolo Contorni, vicepresidente del Terziere Borgo.

Un fine settimana che fa rifiatare tutti, commercianti e abitanti, che tenta di rendere meno amara un’estate mai arrivata veramente. «L’unica pecca dell’edizione di quest’anno è stata la scarsità di castagne, che per il cattivo tempo non hanno avuto modo di crescere sane e buone. Abbiamo avuto qualche difficoltà, ma quelle che offriamo sono le migliori che si trovano in questo momento. L’affluenza delle persone è stata buona e di questo non ci possiamo lamentare» ci dice Tiziano Cosimi, presidente del Terziere Maggiore, mentre gira e rigira le castagne sul braciere.

Domenica sera nel borgo medievale si respirava un’aria diversa, di euforia mista a orgoglio. Forse finalmente siamo davanti ad una svolta per questa festa, che per anni è andata avanti d’inerzia, senza nessuna freschezza. Del resto quando si punta sulle eccellenze, che siano prodotti o identità, raramente si sbaglia. L’appuntamento con la festa d’autunno è per il prossimo fine settimana, 17, 18 e 19 ottobre.

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Foto: im

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