Approfondimenti botanici: Trifoglio, pianta sacra dell’equinozio di Primavera

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di Beatrice Ramirez 

Il trifoglio, di cui fanno parte circa 300 specie, è una piccola erbacea perenne appartenente alla famiglia delle fabacee. Molto comune in tutto l’areale europeo, soprattutto nelle regioni settentrionali, perché, avendo un apparato radicale superficiale, mal sopporta i periodi di siccità. Il suo legame con l’equinozio di primavera si deve ai druidi (sacerdoti di origine celtica) che associavano la forma tripartita della sue foglie a “Triskell”, la ruota sacra, emblema della triplice manifestazione della primavera (primi segnali in corrispondenza della nostra Candelora, inizio vero proprio con l’equinozio e pienezza in corrispondenza di Calendimaggio), dello scorrere delle stagioni, delle età dell’ uomo, delle forze della natura, delle tre fasi del sole, della dea madre e del mondo.

Il suo significato è  stato trasferito alla cristianità a opera di San Patrizio che nel V secolo dopo Cristo ha utilizzato il trifoglio per spiegare la Trinità: lo stelo rappresenta  l’uno e  la foglia tripartita la sua triplice manifestazione. Questa pianticella, quindi, è  divenuta il simbolo della verde Irlanda, e ancor oggi se ne adornano giacche e cappelli per la festa del Santo che cade il 17 di marzo, proprio in periodo equinoziale. Ma il suo simbolismo non si limita al mondo celtico e nord europeo; Plinio la descriveva come pianta magica, “perché  nessun serpente la toccava “, da qui la credenza che potesse curarne il morso. Nell’architettura gotica la ritroviamo come fregio di cuspidi e finestre in molte cattedrali, come ad esempio nel duomo di Milano, e le finestre piombate di epoca medievale ci ricordano la sua forma. Una leggenda narra, inoltre, che di trifoglio era fatto il cuscino di Gesù bambino nella grotta di Betlemme. Le notizie del suo utilizzo in agricoltura risalgono all’ XI secolo; pianta foraggiera per eccellenza e  indispensabile nella rotazione delle colture per la proprietà di questa leguminosa di fissare nel terreno l’azoto presente nell’atmosfera. Fra le sue proprietà  medicamentose, ricordiamo che è un antinfiammatorio e che in fitoterapia viene usato in caso di ansia e insonnia.

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