ABBADIA bizzarra e bizzosa (si lamenta per il nulla e non sopporta le giostre)
—lP—
di Jori Cherubini
Abbadia San Salvatore. Non volevo crederci. Una lettera scritta da un gruppo di cittadini indignati, e non meglio specificati, che si lamentano per le giostre in piazza grande (!), piazza F.lli Cervi. Lettera inviata al Corriere di Siena e pubblicata pochi giorni or sono. Ci si lamenta al bar, alla Coop, al frutta e verdura, che in paese non c’è una sega (passate il francesismo). Poi quando raramente e finalmente succede qualcosina – in questo caso due tappeti elastici, un pungiball e seggiolini volanti d’antico splendore – siamo capaci di lamentarci per il rumore, per la mancanza di parcheggio, perché qualcuno si diverte; qualcosa si muove. Ebbene sì, Ecco la novità. Esiste un frammento di vita a noi dimentico chiamato gioventù; volatile e passeggera per definizione, dove l’unico pensiero non è legare il pranzo con la cena, non sono le rate del frullatore e non sono i problemi del mondo, ma è divertirsi. d-i-v-e-r-t-i-m-e-n-t-o. Ricordate? Antico, nuovo, sano, atavico, congenito divertimento. Se non c’è niente per “noi grandi” figuriamoci per i quindicenni, i sedicenni, i diciannovenni. Una stagione, la più bella (dicono), dove se manca l’aspetto ludico si rischia seriamente di cadere in depressione e di scegliere in luogo della spensieratezza giovanile la… droga (pronunciata con l’accento e il disprezzo che potrebbe usare Giovanardi), leggera o pesante, poco importa. Sempre pericolosa, almeno per i ragazzi: “non si aggiunge fuoco al fuoco”. Un tempo, mi si conceda la digressione, prima che gli anni ’70 si impossessassero forzatamente dell’immaginario collettivo, la droga veniva usata e segretamente concessa agli anziani per alleviare gli acciacchi della vecchiaia (Gabriele D’Annunzio iniziò a fare uso di cocaina in tarda età). Se ad Abbadia l’uso di stupefacenti è sempre andato di moda fra i giovanissimi – e lo sappiamo bene, e forse lo accettiamo per abitudine – è anche per la mancanza di alternative; perché, in definitiva, “i grandi” dicono di no alle giostre.
PS. ricordiamo che si tratta di un’istallazione stagionale, passeggera; non di un locale strappatimpani (ogni riferimento a cose, persone o luoghi è puramente casuale).
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Foto/copertina: JC (calcinculo di piazza F.lli Cervi)
…c’è una semplice soluzione, in un paese dove le “chiacchiere di lamentela” hanno sempre in qualche modo influenzato le scelte anche di questa o quell’amministrazione, per neutralizzarle : ignorarle…:-)
Ciao, sono d’accordo che non ci siano alternative, ma ti assicuro che quei gonfiabili proprio davanti alla finestra dopo un po’ di fanno diventare matto. Sicuramente ci sono tanti altri posti piu’ adatti