Regionali, Mugnai: «Giù i ticket e tempi d’attesa dimezzati. Vi spiego come farò tagliando i costi d’apparato»

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Il candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione Toscana Stefano Mugnai presenta la sua proposta di riassetto del sistema sanitario regionale

«Tempi d’attesa dimezzati entro il primo anno di mandato, e a vero regime nel secondo anno rispettando i tempi imposti dalle normative nazionali, ampliando l’orario di erogazione dei servizi con l’attuazione della mia stessa proposta di legge presentata nei mesi scorsi; abolizione del contributo da 10 euro per la digitalizzazione dei referti, abbattimento del 50% del ticket di pronto soccorso per i codici bianchi o azzurri; esenzioni associate alle patologie con libertà di scelta del farmaco e no a ulteriori quote di compartecipazione per malati cronici o patologie rare. Lo farò, e lo farò anche a costo di innescare contenziosi col governo. Le coperture? Facile: taglio gli apparati».
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unnamedEccola qui, la sanità modello Stefano Mugnai. Il candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione Toscana ha presentato oggi le specifiche della sua piattaforma programmatica sulla sanità in una conferenza stampa in cui ha illustrato nel dettaglio tempi, modi e reperimento risorse per attuare i suoi obiettivi. E dunque ecco i primi obiettivi di Mugnai. Innanzitutto le liste d’attesa: «Intendo dimezzare i tempi entro il primo anno di mandato, per poi entrare a regime nel secondo anno rispettando i tempi imposti dalle normative nazionali e anche regionali, per altro. Lo farò modificando il Piano regionale per il governo delleliste di attesa, ovvero la deliberazione 493 del giugno 2011, prevedendo un ampliamento delle attività dei servizi ambulatoriali e radiologici presenti negli ospedali, nelle case della salute e negli altri distretti aziendali nei giorni feriali dalle ore 20 alle ore 24, prefestivi e festivi. Si tratta di una proposta di legge che già avevo depositato». Altro capitolo: i ticket.
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«Quello da 10 euro per la digitalizzazione dei referti sparirà in un balletto semplicemente per delibera. Fine di questo scempio. La digitalizzazione è una responsabilità del sistema sanitario, mica del cittadino. Poi: con me il ticket di pronto soccorso per i codici bianchi e azzurri, ovvero quelli meno gravi, avrà un tetto di 25 euro. Sarà cioè dimezzato, e non intendo toccare le esenzioni attualmente previste. Quanto ai farmaci, contrasterò a costo di contenziosi col governo l’intenzione manifestata a livello nazionale di introdurre quote di compartecipazione a utenti oggi esenti per patologie croniche o rare: guai a questo accanimento, faccio le barricate. Infine – prosegue il candidato governatore di Forza Italia – voglio che le esenzioni siano associate alla patologia, non solo al farmaco. Voglio dire: la Regione non può decidere quale farmaco esentare per curare un paziente.
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Il cittadino, con il suo medico di riferimento, deve poter scegliere in libertà il farmaco più adatto». Tutto molto bello, sì, ma i soldi? «Le coperture, tagliando gli apparati, sono davvero la difficoltà minore. Vi ricordo solo che uno dei primi frutti della riforma sanitaria di Rossi – espone Mugnai – fu il 7 aprile scorso la delibera 478 con cui la giunta prevedeva un impegno di spesa complessivo di 377.252,56 tra indennità ed eventuali rimborsi spese per i tre commissari d’area vasta da qui a dicembre. No, per dire: sono 125mila euro a testa circa in più a quanto già percepito. Ecco: parto da lì e giù a disboscare tra figure apicali e relative prebende per ridare aria al sistema e recuperare soldi per fare quello che invece voglio, ovvero dare risposte sanitarie alla gente».
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