Sport, piano strutturale e rinnovabili, la ricetta di SEL

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Non solo PD e Abbadia Futura. In vista delle prossime elezioni Abbadia News si pone l’obiettivo si dare spazio a tutti i partiti, grandi o piccoli non importa, presenti sul nostro territorio. Abbiamo iniziato ponendo qualche domanda ad Andrea Contorni, rappresentante di SEL.

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- SEL di Abbadia, chi siete e da quali esperienze politiche provenite?

SEL esce da un’esperienza amministrativa nel gruppo consiliare di maggioranza, ampliandosi in vista delle prossime amministrative grazie all’apporto fondamentale di ragazzi – in particolare sotto i 40 anni – liberi professionisti, commercianti, guide escursionistiche, artigiani, studenti universitari e cassaintegrati che si sono avvicinati alla politica per dare la loro esperienza al servizio del paese dove vogliono vivere. In confronto a 5 anni fa la situazione socio economica del nostro Paese non è certo migliorata. Una situazione generale di criticità lavorativa unita al venir meno di un supporto importante come era il Monte dei Paschi ha portato ad un forte ridimensionamento. Crediamo che l‘unico modo per invertire la tendenza sia la valorizzazione delle nostre risorse territoriali ed umane. Quello che mi fa ben sperare per il futuro è che nel nostro paese c’è ancora chi ha voglia di impegnarsi e di rischiare. Parlo di artigiani, commercianti, professionisti ma anche di associazioni sportive e culturali.

- Per quanto riguarda le primarie di coalizione PD avete scelto di appoggiare la candidatura di Enrico Coppi. Da cosa è dovuta questa scelta?

In questo percorso ci siamo confrontati con la coalizione del centro sinistra cercando convergenze di carattere programmatico e di impostazione per il futuro amministrativo. In questo percorso, che ci porterà alle primarie il 9 marzo, abbiamo trovato molte affinità (in alcuni temi direi proprio coincidenza) con il programma aperto del candidato Pd Enrico Coppi ed in particolare nelle idee e nell’impostazione del gruppo PD che sostiene la sua candidatura.

- A livello nazionale SEL ha negato la fiducia prima al governo Letta e poi al nuovo esecutivo guidato da Matteo Renzi. Al contrario a livello locale succede spesso di vedere appaiata la vostra sigla a quella del PD. Non è una contraddizione?

Credo che l’anomalia sia proprio a livello nazionale. Se fosse veritiero il modello Romano dovremmo vedere il Pd di Abbadia fare una coalizione con il centrodestra locale… O proporre un vicesindaco di tale estrazione. Ho l’impressione che l’elettorato non stia comprendendo bene i movimenti e gli apparentamenti che ci sono a Roma. Forse è preferibile concentrarsi sulle politiche locali dove possiamo dire la nostra, in cui per l’elettorato è più semplice conoscere e valutare la coerenza ed i percorsi dei partiti, delle coalizioni e delle persone e che si presentano all’appuntamento elettorale.

- Restando in ambito comunale non sarebbe stato meglio unirvi a Rifondazione Comunista e I.D.V e formare così un gruppo unico, magari presentandovi alle elezioni come “lista di sinistra”?

Indirettamente è successo, di fatto RC e Idv pubblicamente stanno appoggiando la Candidatura di Enrico Coppi alle primarie del 9 Marzo. L‘idea del candidato unico di sinistra è stata valutata, ma per queste primarie evidentemente è venuta fuori l’affinità e la vicinanza con uno dei candidati sia per metodo che per contenuti.

Cosa chiedete al prossimo sindaco di Abbadia? Quali sono le priorità della futura amministrazione?

L’associazionismo e le iniziative sportive /culturali (sali tredici, gran fondo, free ride, escursionismo ecc)  dimostrano che all’interno del nostro paese c’è passione e capacità per creare eventi turistici di successo. I numeri in aumento nel comparto del turismo sportivo in particolare nelle attività in montagna fuori dal “periodo bianco” credo siano un segnale importante. Ma non è semplice ne scontato tutto questo, in quanto le associazioni si trovano di fronte a sempre crescenti costi e difficoltà nel fare le loro attività. L’amministrazione deve puntare fortissimo su questi partner anche perché in un momento di vincoli di bilancio importanti rappresentano una valvola di sfogo essenziale per la realizzazione, il recupero e la gestione di impianti e strutture. La strada intrapresa con la uisp per la piscina ad esempio traccia l’inizio di una nuova frontiera, dove le associazioni possono assumere un ruolo determinante. Affidare impianti ed eventi alla diretta gestione di associazioni sempre più strutturate può valorizzare al massimo l’iniziativa associazionistica e dare una gestione più snella di quella che può garantire un ente con i suoi tempi. La situazione economica che viviamo è figlia di una situazione di incertezza generalizzata con l’unica differenza che noi siamo partiti un po’ prima degli altri anche a causa delle difficoltà oggettive che rappresenta fare attività lontana dai centri urbani.

I costi fissi sono aumentati e i ricavi no quindi va da sé che i margini per le nostre attività sono sempre minori se non inesistenti, portando inevitabilmente ad un erosione del capitale di chi ha investito negli anni nel nostro paese. Con il paradosso che avere un immobile o un bene ad Abbadia, acquistato o derivante da eredità familiari, si sta trasformando da orgoglio e fonte di reddito a problema e fonte di spese. E’ chiaro che l’amministrazione non può sostituirsi all’azione imprenditoriale, ma può invece porsi due obiettivi. Il primo ridurre la pressione impositiva sul singolo cittadino e sulle attività, rivedendo la tariffazione con i gestori su alcuni servizi essenziali come nettezza urbana ed acqua, considerato che siamo anche sede di discarica e sorgenti. Il secondo è di snellire non a parole ma con atti concreti di deregulation armonica con la legge per quanto riguarda regolamenti ed iter amministrativi.

Va da sé che l’amministrazione dovrà fare sempre più squadra con gli uffici e con la struttura comunale con l’unico obiettivo di dare risposte veloci e precise ad ogni singolo cittadino. Sarà necessaria una rivisitazione del traffico armonizzato con le esigenze del paese (parcheggi e sicurezza stradale) e degli operatori commerciali, per continuare sui temi edilizi, compresa l’adozione del piano strutturale, e su quelli energetici, in particolare delle rinnovabili. L’energia sarà a nostro avviso “il Tema” principale per una programmazione di lungo periodo. Crediamo che l’Amiata abbia risorse importanti a km 0 per quanto riguarda le energie rinnovabili e che non possiamo non pensare ad un loro utilizzo, elaborando e sviluppando un “modello di sviluppo energetico sostenibile” fermo restando le tutele alla salute e al territorio.

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