Musica: a MONTERIGGIONI notte di jazz con “Organ Wood”

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Appuntamento sabato 22 agosto alle 21.30 al castello di Monteriggioni

Sul palco i tre astri del jazz toscano Mirco Mariottini ai clarinetti, Matteo Addabbo all’organo Hammond e Paolo Corsi alla batteria, tutti docenti presso la Fondazione Siena Jazz, danno vita a un trio dalle molteplici sfaccettature e sonorità. Ospite d’eccezione Andrea Scognamillo alla chitarra elettrica. Al castello di Monteriggioni (Siena) notte di jazz con “Organ Wood”. Sabato 22 agosto alle 21.30 in piazza Roma appuntamento a ingresso libero per il concerto frutto della collaborazione tra Fondazione Siena Jazz e amministrazione comunale, che vede sul palco tre astri del jazz toscano in una formazione del tutto inusuale, per dar forma a un trio dalle molteplici sfaccettature e sonorità. Mirco Mariottini ai clarinetti, Matteo Addabbo all’organo Hammond e Paolo Corsi alla batteria – tutti docenti presso la Fondazione Siena Jazz – danno vita a un programma variegato composto da celebri standard della tradizione e canzoni di estrazione non prettamente jazzistica ma sapientemente riarrangiate. Eric Dolphy e Oliver Nelson quindi, ma anche Ennio Morricone e Leonard Cohen tra gli autori dei brani proposti dal trio, insieme a composizioni originali. La solida ritmica composta dalla batteria di Paolo Corsi e dall’organo Hammond di Matteo Addabbo si intersecano con le sinuose ed eleganti linee melodiche di Mirco Mariottini, vero specialista dei clarinetti. L’uso sapiente delle dinamiche e la continua ricerca di un “interplay” creativo fanno di “Organ Wood” una delle formazioni più originali e interessanti del panorama jazzistico italiano. In questa occasione inoltre il trio ospita un quarto elemento come “special guest”: Andrea Scognamillo alla chitarra elettrica, che in passato ha già collaborato con Matteo Addabbo in diversi progetti musicali e discografici. Anche Scognamillo è docente presso la Fondazione Siena Jazz, strumentista sopraffino dotato di grande tecnica e di altrettanta musicalità.

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