“Siena Jazz masters”, le stelle del jazz internazionale per un omaggio a John Taylor

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Stefano Battaglia 02

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Nel primo set protagonisti David Binney, Nir Felder, Furio Di Castri ed Ettore Fioravanti. Nel secondo set è la volta di Maurizio Giammarco, Stefano Battaglia, Lage Lund, Matt Brewer e Mark Guiliana

Con  ”Siena Jazz masters” salgono sul palco le stelle del jazz internazionale per un omaggio a John Taylor. A Siena domani sabato 25 luglio alle 21.45 in piazza Provenzano (ingresso libero) secondo appuntamento con i concerti che accompagnano i seminari internazionali estivi della Fondazione Siena Jazz, realizzati con il contributo di Banca Monte dei Paschi di Siena e in collaborazione con il Comune di Siena socio fondatore di Siena Jazz. Il primo dei due eventi “Siena Jazz masters”, realizzati grazie alla collaborazione con il Consorzio Il Palio, propone un doppio set con musicisti che spiccano nel panorama jazzistico odierno, tutti docenti ai seminari internazionali estivi della Fondazione Siena Jazz. Entrambe le band saranno composte da musicisti sia italiani che americani. Alle 21.45 apre un quartetto composto per metà da artisti italiani, con una sezione ritmica d’eccellenza, il batterista Ettore Fioravanti e il contrabbassista Furio Di Castri, entrambi musicisti storici di Paolo Fresu, e due frontliner americani quali Nir Felder, straordinaria giovane nuova stella della chitarra jazz d’oltreoceano  a cui è affidato il compito di sostenere armonicamente l’intero concerto, e l’artista David Binney, che molti ricordano per la straordinaria performance della passata edizione in piazza Duomo al fianco del pianista John Taylor, scomparso appena tre giorni fa. È proprio al pianista inglese, icona mondiale del jazz europeo, che la band dedica il set, eseguendo esclusivamente una selezione dei brani più significativi dello stesso Taylor. A seguire è la volta del quintetto che vede protagonisti il sassofonista romano Maurizio Giammarco, affiancato dalla batteria di Mark Guiliana (che ha suonato con Avishai Cohen, Brad Mehldau, Jason Lindner, Now vs. Now ) e – per la prima volta ai seminari senesi – da Matt Brewer, probabilmente il più richiesto tra i contrabbassisti della scena musicale odierna. A completare la band Stefano Battaglia, che ha il compito di sostituire John Taylor in una serie di concerti a Copenhagen nel mese di agosto, programmati dal pianista inglese prima della sua improvvisa scomparsa. Il repertorio in programma è una sorpresa, ma c’è da aspettarsi che Battaglia, considerato dallo stesso Taylor come il più significativo pianista del panorama jazzistico italiano, voglia rendergli omaggio con questo concerto.

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