“Multi sunt vocati, pauci vero electi”. Ci scrive (dal passato) il Sacerdote Umberto Buoni

Print Friendly, PDF & Email
ABBAZIA1

Chi si perderà d’animo nella difficoltà dell’impresa sarà uno stordito, che dimenticherà come tutte le più grandi imprese, come tutte le Chiese più belle e le opere più grandi del Cristianesimo furono fatte da Dio

Frugando fra le mie scartoffie ho trovato un opuscolo che ha subito catturato la mia attenzione. Si tratta di una scheda di adesione (con tanto di elenco di impegni da assumere con formale promessa), alla “Pia Congregazione dei Devoti dell’antichissima Abbazia Amiatina del SS.mo Salvatore”, su iniziativa dell’allora Arciprete Parroco Sac. Umberto Buoni. Ho chiesto notizie circa le origini di Don Buoni e del suo periodo di attività qui ad Abbadia a Don Francesco, il quale mi riferisce che Don Umberto Buoni, originario di Chiusi, è arrivato ad Abbadia subito dopo “i fatti del ’20″, pieno di iniziative e di buona volontà, intenzionato soprattutto a riportare alla luce la Cripta, già individuata da un suo predecessore. Mise in conto di restaurare anche il Crocifisso Longobardo, il quale (a detta di D. Francesco), incuteva una forte paura ai badenghi, forse a causa di quegli occhi spalancati e di quell’atteggiamento poco corrispondente alla consueta immagine del Cristo morto in Croce.

Don Buoni purtroppo seppe mal amministrare e tutta la sua brama di fare, si risolse in un mare di debiti. Molto impetuosa ed al tempo stesso tenera, la descrizione riportata nell’opuscolo: il miracolo del “Roveto Ardente” e di quella che conosciamo come la storia della nascita del nostro Paese. Nella parte finale, Don Buoni cerca di incitare all’adesione con parole che fanno trasparire il suo forte proposito e tutta la sua carica positiva. Chiude con: “Chi si perderà d’animo nella difficoltà dell’impresa sarà uno stordito, che dimenticherà come tutte le più grandi imprese, come tutte le Chiese più belle e le opere più grandi del Cristianesimo furono fatte da Dio per mezzo di coloro, che erano nel numero degli umili e degli inetti secondo il giudizio degli uomini“. Probabilmente le critiche ed il giudizio degli uomini (nulla di nuovo sotto il sole!), lo collocavano proprio in quel numero di umili ed inetti. Lucia Romani

Galleria immagini (la lettera):
Articoli correlati: ”Scusarete della cattiva azione fatavi a non avervi mandata la serva…”, lettera inedita del 1782 http://abbadianews.wordpress.com/2014/01/05/scusarete-della-cattiva-azione-fatavi-a-non-avervi-mandata-la-serva-lettera-inedita-datata-1782/ Oh Maria bella bella http://abbadianews.wordpress.com/2013/12/25/oh-maria-bella-bella/ Carlo del Quinti, poeta d’Abbadia: http://abbadianews.wordpress.com/2014/01/12/carlo-del-quinti-poeta-abbadengo/

Lascia un commento

XHTML: Puoi usare questi tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>