Luoghi: Rocca di Staggia, scheda storica

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In terra di Siena, a pochi chilometri da Poggibonsi c’è La Rocca di Staggia

Incrocio viario degli antichi cammini fonda intorno al 1.000 il luogo più importante del pellegrinaggio, Abbadia Isola. Le sue pietre raccontano dieci secoli di storia. Le forme più rudi e squadrate della struttura longobarda si innalzano in mastio guerriero: torre quadrata è albero della vita a unire terra e cielo. Banca delle biodiversità, la torre conservava preziose varietà di cereali, simbolo di fertilità suggella con una fontana di luce l’incontro tra uomo e donna. Nella notte si fa corona splendente a guidare come faro il cammino. Nel medioevo all’avanguardia per arte e tecnologia, il castello adotta lo stile elegante e raffinato dei Franzesi, s’addolcisce nella morbidezza del Donjon. Straordinario esempio architettonico del ‘300 influenzato dalle crociate, conserva cupola a cono di rotazione, diagramma degli attimi, dove ogni pietra è granello del tempo in torre clessidra. Da cerchi concentrici è formata la volta: orbite di pianeti rotanti intorno a un sole, antica pianta della Città di Gerusalemme, unione tra oriente e occidente, la volta evoca l’immagine del labirinto, cammino del pellegrino che si perde per ritrovar se stesso seguendo una stella. La Rocca è stella a costruire costellazioni: fili di storie, relazioni, scambi si intrecciano a creare alleanza. Nel 1360 si firma nel castello un trattato tra senesi e fiorentini, la Francigena diventa percorso di pace. Nel ‘400 la cinta muraria della Rocca si congiunge con la terra murata di Staggia realizzata dai fiorentini: camminamento aereo, ancora oggi in parte percorribile, permetteva un tempo di attraversare il castello e il borgo senza mettere piede a terra. Guardiano di pietra si erge maestosa, d’oro al tramonto, la Rondella del Brunelleschi, fornita di bocche di fuoco per minacciose bombarde, appare scendendo nella polveriera, inverosimile luna precipitata nel pozzo, dove ripescare il senno perduto di Orlando.

Dopo un lungo e prestigioso restauro, la rocca dal 2010 è aperta al pubblico a cura de “La Fondazione la Rocca di Staggia”. Attraverso percorsi espositivi, visite guidate, eventi, laboratori è possibile conoscere il suo originale progetto: partire dalla storia memoria per costruire itinerari contemporanei. In sintonia col suo ruolo storico, la rocca è riferimento nella costruzione di percorsi volti a progettare, promuovere, accogliere e sostenere l’avanguardia. Spaziando dall’arte al design, dalle nuove tecnologie alla moda, dalla cucina all’ambiente, valorizzando ricerca e sperimentazione, eccellenze territoriali e straniere. La Rocca di Staggia, non è solo bene immobile da conservare immutato nel tempo, ma architettura dinamica, da attraversare con sguardo inedito, rinnovandone contenuto e identità. Accanto all’avanguardia, guide e pubblicazioni realizzate da La Fondazione (Vie romee e Francigena – Percorsi dell’ospitalità e dell’assistenza dei pellegrini nella Valle di Staggia) promuovono il territorio e la sua storia con particolare attenzione ad itinerari che attraversano beni storici, architettonici e paesaggistici collegati alla storia e l’identità del castello.

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