L’angolo del Vaticanista

Print Friendly, PDF & Email

Immagine

di Giovanni Fabbrini

Non ci sono razze superiori. Questo si evince dalla lettura dei testi sacri, generalmente. La Chiesa oggi non applica il razzismo. Probabilmente possiamo dire che non l’abbia mai applicato. Allo stato attuale, i cardinali africani sono quasi tutti neri. Se ne contano una decina. Lo stesso vale per i vescovi. Ci sono, è vero, popoli che sono stati in un certo modo forgiati dal cattolicesimo, più di altri. Questo ci porta a dire sostanzialmente che la Chiesa, compiute le prime conversioni di massa durante il colonialismo, si è saputa adattare a ciò che dice la scrittura, che non ci sono razze superiori.

Tra i fondatori del Klu Klux Klan c’era chi diceva di ispirarsi da un passo della Genesi, la maledizione verso Canaan, figlio di Cam, patriarca mitico dei popoli africani. Erano protestanti, come tutti gli schiavisti e i sadici americani dell’ottocento, che hanno macchiato per l’ennesima volta col loro marchio di delirio perdente l’identità occidentale. A differenza di una certa destra pagana, che inneggia al mito del sangue, e con la quale i cattolici si sono fin troppo mischiati, la dottrina cristiana non discrimina per il sangue o per il colore della pelle. Nietsche, Evola, Hitler, Weininger, ecco i pensatori del dissesto morale e filosofico del conservatorismo europeo. Se la Chiesa si fosse distinta con più forza da queste ideologie a fondamento materialista, moderne e sostanzialmente perdenti, la gente forse avrebbe capito molto prima a che santo votarsi.

E’ tornato invece comodo agli oppositori fare leva sulle teorie scandalose del pensiero debole reazionario e collegarlo con lo spirito cattolico e con l’identità europea, approfittando della reazione secondo alcuni debole e ambivalente di Pio XII al Nazismo e al Fascismo. Sul tema dell’antisemitismo poi basta guardare le precedenti considerazioni su quanto il fariseismo spirituale e attitudinale sia diffuso tra i bianchi e i “gentili”. L’interesse per questa argomenti è stato stimolato dalla mia amicizia con Bernand Nduga, erede camerunense della dinastia bantu che regnava prima dell’instaurazione del presudenzialismo autoritario oggi in vigore. Oggi Bernand vive a Vienna, in una casa – santuario, laureato in Relazioni Internazionali in Francia, si occupa delle relazioni tra il clero camerunense e i governi europei. Frequenta varie associazioni cattoliche tra cui Tradizione Famiglia Proprietà e Comunione e Liberazione.

Articoli correlatidi duoni farisei - Terminologia dell’Enciclica - Rap U.S.A. e Concilio Vaticano II - In hoc signo vinces

Lascia un commento

XHTML: Puoi usare questi tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>