Bar dello Sport a Copacabana. Qual è la vera Italia?

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di Gianni Vurzio Pacini 

Viva l’Italia presa a tradimento

l’Italia assassinata dai giornali e dal cemento

l’Italia con gli occhi asciutti nella notte scura

viva l’Italia

l’Italia che non ha paura.

(F. De Gregori)

E siamo qui di nuovo a parlare di Italia. L’Italia che venerdì sera ha affrontato la Costarica è soltanto una lontana parente di quella vista contro l’Inghilterra poco meno di una settimana fa. Una nazionale rimaneggiata da un Prandelli che a nostro avviso questa volta ha sbagliato la formazione e non ha fatto meglio con le sostituzioni del secondo tempo. Noi del Bar dello Sport la pensiamo diversamente dal CT che ha voluto inserire fra i pali Gianluigi Buffon: che è sì una sicurezza, nonché il nostro capitano, ma non l’abbiamo visto sicuro in alcune occasioni e sta comunque andando verso la conclusione della sua carriera azzurra. Dopo l’ottima prestazione con gli inglesi avremmo lasciato volentieri il buon Sirigu. Passiamo alla difesa: rimaneggiata con l’inserimento di Abate a destra, spostando Darmian a sinistra e Chiellini al centro a far coppia con Barzagli, sembra la miglior difesa possibile con la rosa che abbiamo ma in realtà l’unico a salvarsi è Darmian, alla seconda presenza in nazionale, troppi errori per gli altri tre componenti.

Il centrocampo e l’attacco per niente incisivi e qui l’unico a salvarsi è il solito Pirlo, che cerca di dettare i ritmi di gioco ma gli altri non lo seguono. L’unica occasione per segnare in tutti i novanta minuti viene proprio da un suo lancio indirizzato a Balotelli che però sbaglia lo stop iniziale e poi prova il pallonetto ma non centra la porta. Per il resto Prandelli aveva sostituito Verratti (ottimo nella prima partita) con il più macchinoso Thiago Motta e la differenza si è vista, eccome. Le sostituzioni, comprese quelli all’interno dei novanta minuti, non hanno convinto affatto: Cassano non ha mai avuto uno spunto degno del suo nome; Insigne, come avevamo già detto prima del mondiale, non è in una buona stagione (Rossi?) e Cerci non ha inciso. Avremmo preferito l’inserimento di un altro regista come Verratti – che poteva lanciare in profondità Balotelli – e anche Immobile che poteva essere un altro da inserire vista la sua vena realizzativa.

Comunque niente è perduto. Questa sconfitta fa più male al morale che altro visto che abbiamo sempre due risultati su tre per passare il turno nell’ultima partita del girone contro l’Uruguay. Ora bisogna ricaricare le batterie, sopratutto quelle mentali, e cercare di superare questo ostacolo. NOI CI CREDIAMO ANCORA, FORZA AZZURRI!

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foto: tifosa della Costarica, Tuttosport

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