ABBADIA e l’Esasseta che cede, Maria Cristina Niccolini: “Dopo anni di promesse ora siamo stanchi”

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Cronaca

di Viola Santelli

ABBADIA SAN SALVATORE – All’Esasseta c’è stata una manifestazione organizzata dai cittadini con lo scopo di evidenziare il problema che coinvolge la strada provinciale. Questa, infatti, cede in maniera consistente da molti anni. A tale proposito è stata fondata un’associazione che ha deciso di non soprassedere più e smettere di tollerare il silenzio delle istituzioni.

Con l’amministrazione comunale il gruppo è riuscito a strappare impegni precisi e concreti sui finanziamenti per le opere e sul coordinamento di tutti gli enti che, a vario titolo, saranno chiamati a intervenire. La partecipazione del sindaco ha esplicitato un sostegno, anziché combattere il movimento, agendo da interlocutore tra abitanti e Regione. Ѐ stata inoltre coinvolta la Prefettura di Siena, che ha sollecitato interventi rapidi. Abbiamo fatto qualche domanda a Maria Cristina Niccolini, una delle protagoniste dell’evento. Lei stessa, per prima cosa, ha specificato che parla a nome del gruppo solidale “L’Esasseta si è rotta”, nato per sensibilizzare le istituzioni sulla frana che, ormai da decine di anni, insiste sul territorio.

2Come mai la scelta dello slogan “frana ma… non frena”?

Questa formula è nata per far capire che dopo anni di promesse fatte dagli organi amministrativi siamo stanchi. Adesso, nessuno potrà fermarci.

Rendere attivi i cittadini – inevitabilmente già al corrente – ha dato i suoi frutti?

Sensibilizzare gli abitanti ha certamente smosso qualcosa ma noi tutti ci auguriamo che, con il tempo e con nuove iniziative (una di queste porta il nome di “…franiamo, ma non ci fermiamo!”, ndr), un numero sempre maggiore possa aderire.

In un’altra località del paese (Remedi) si verificano simili problemi. Ci sono delle differenze tra le due aree?

Voglio ribadire anche a La Postilla che la situazione dell’Esasseta è ben diversa in confronto a quella che interessa la zona Remedi. Nella prima non vi sono segnali che facciano pensare a danni diretti agli abitanti (fatta eccezione per il discorso, per esempio, della corrente elettrica) come, invece, sta accadendo ai compaesani che vivono appunto all’Esasseta.

Per concludere, cosa vuoi far sapere ai nostri lettori?

Intanto vorrei ringraziare l’Assessore ai lavori pubblici nonché vicesindaco, Manuela Paganini, che nel momento di emergenza, precisamente l’inverno scorso, ha saputo intervenire tempestivamente, contattando chi di dovere per riportare la corrente elettrica in diverse case che – sempre a causa dello slittamento del territorio – ne erano rimaste senza. Attivare la Protezione Civile ha inoltre innescato un meccanismo di particolare interessamento da parte di chi ha potuto capire cosa davvero sta accadendo con la frana: acqua, luce e quindi elettricità in generale, ma anche il riscaldamento, potrebbero venire a mancare.

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Foto/copertina: Marcello Forti

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