Lo strano caso dei gatti spariti ad Abbadia “uccisi per essere mangiati?”

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Riceviamo e pubblichiamo

Lo strano caso dei gatti spariti ad Abbadia

di Giovanna Sbrilli

Era luglio scorso, ma scrivo solo ora perché ho capito che non è stato un caso isolato. Mia madre era da poco arrivata ad Abbadia San Salvatore per l’estate, si affacciò al balcone di casa, sul retro di via Gorizia, per salutare i gatti come faceva sempre.

C’era solo un gatto rosso, bellissimo, su un muretto che delimita la terrazza di un edificio da poco restaurato, a fianco della casa di mia madre, un ex albergo. Comunicano tra loro, come solo lei sa fare. Piccola pausa. Sulla terrazza apparve un uomo che si diresse verso il gatto e sembrò accarezzarlo; proprio in quel momento mia madre venne chiamata e dovette rientrare in casa, questione di un attimo, uscì di nuovo, ma il gatto non c’era più. “Micio, micino, mimi…?” – chiamò. Un signore che ha un garage lì davanti esclamò: “che, ne è sparito un altro? Sono spariti tutti!”. Solo a quel punto mia madre sospettò che l’uomo forse non accarezzava il gatto, ma lo tastava come a verificarne la magrezza o meno.

E’ vero, c’erano tanti gatti negli anni passati, ma ora non ci sono più. In seguito siamo venute a sapere che anche in altre zone del paese i gatti improvvisamente sono spariti. Nei chiassi, ma anche nella zona artigianale, dove di gatti ce n’erano colonie. E tutti lo sanno. E tutti sono dispiaciuti. E sembra vissuto come una calamità naturale. Ma è naturale?

Chiesi a mia madre di che nazionalità fosse il signore che aveva tastato il gatto, e lo chiesi con imbarazzo, quasi fosse una forma di razzismo anche solo ipotizzare come causa la diversità culturale. Il signore sulla terrazza non era italiano, tantomeno di Abbadia. Mia madre non ebbe dubbi su che fine avesse fatto il gatto.

Passò quindi all’Enpa, ma non c’era nessuno; allora andò in Comune e cercò di parlare con il sindaco, che però era fuori Abbadia, lasciò quindi un’annotazione. Forse al Sindaco quel messaggio non è mai arrivato, ma se anche fosse arrivato cosa avrebbe potuto fare? In seguito abbiamo parlato con volontari dell’Enpa, più volte.

Con imbarazzo avevo premesso che in alcune culture è normale mangiare cani e gatti così come noi mangiamo le mucche altrove considerate sacre… La signora volontaria dell’Enpa mi fermò e decisa affermò che in Italia è reato uccidere e mangiare cani e gatti! E mi riferì che qualcosa sapevano, ma non sanno come intervenire. Dissi che mia madre è ben disposta a testimoniare.  – Ma sua madre non ha visto prendere il gatto – Ma se la USL facesse un controllo? – dissi io. Va bene, non è così semplice far intervenire la Usl o altre autorità. Ma se ognuno di noi osservasse, annotasse e denunciasse, forse quella che è vissuta come una calamità naturale sarebbe risolta. Che quei gatti sono amati.

Ricordiamoci che la nostra cultura, la nostra civiltà va salvaguardata e fatta rispettare. (Giovanna Sbrilli)

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Commenti

5 commenti a “Lo strano caso dei gatti spariti ad Abbadia “uccisi per essere mangiati?””

  1. Giovanna

    Pubblicata oggi che è proprio la Giornata Mondiale dei Diritti degli Animali!!!
    Grazie

    N.B: nel titolo è stato aggiunto dalla redazione il crudo “uccisi per essere mangiati”, forse si poteva concludere con un punto interrogativo, ma la realtà è certamente quella

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  2. grazia apergi

    Mi è stato riferito da un collega che anche un intero gruppo di micetti che stava intorno al capannone dove lavorano la carne i cacciatori sono spariti. I cacciatori davano loro sempre un po’ di carne scartata di lavorazione e poi nel giro di pochi giorni non li hanno più visti!

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  3. franco

    Finalmente qualcuno che denuncia una situazione raccontata da molti badenghi. Mi sembra che ad Abbadia ci sia anche una sede dell’enpa. Franco.

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  4. Sonia

    Nel massimo rispetto di tutte le culture ognuno di noi deve adeguarsi alla legislazione e alle usanze del paese dove vive. In Italia I cani e i gatti sono animali DA COMPAGNIA!!! Chiedo alle autorità di fare tutto il possibile per arginare questo fenomeno!!!!

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  5. Michele

    Qui a Casteldelpiano oltre ai gatti, tempo fa sono spariti anche alcuni cigni dal laghetto! …e anche qui le solite supposizioni, ma nessuna denuncia che io sappia…

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