Abbadia, verso un nuovo bipolarismo?

Print Friendly, PDF & Email

Immagine
Ricordate l’incredibile numero di liste candidate alle elezioni del 2009? Ben 6 – PD-Uniti per Abbadia (52,34%), PDL (22,05%), Lista Civica (11,25%), UDC (5,61%), Rifondazione Comunista (6,44%) e Lista Comunista (2,31%) – per un paese come Abbadia che non arriva a 7.000 abitanti, se non è un record poco ci manca. Delle sei liste due facevano riferimento alla sinistra più o meno estrema (Rifondazione e Lista comunista), una al centro-sinistra (PD), un’altra fuori dagli schieramenti ma anch’essa, viste le forze in campo, tendente a sinistra (Lista Civica) e due di centro-destra (PDL e UDC).
Oggi, a pochi mesi dalle elezioni comunali 2014, le cose sembrano drasticamente cambiate. Dei partiti minori (a livello percentuale) l’unica che probabilmente si presenterà sarà Rifondazione Comunista. Mentre UDC e Lista Comunista con ogni probabilità resteranno fuori dai giochi; quantunque decidessero di partecipare (ancora non ci è dato saperlo) difficilmente potranno ambire a un risultato di rilievo. Restano PD, ex Lista Civica ed ex PDL a spartirsi il grosso della torta (conti alla mano, considerando i risultati del 2009 citati poc’anzi: non meno dell’85%). Una cospicua percentuale che, a meno di improbabili sorprese, sarà raccolta dagli schieramenti di maggior rilievo: PD e Abbadia futura (quest’ultima racchiude in nuce elementi apparentemente discordanti, derivanti da esperienze politiche differenti ma accomunati da una chiara eterogenesi dei fini). Su Abbadia in progress, forum virtuale paesano, le due fazioni contendenti hanno, direttamente o indirettamente, già iniziato a darsi battaglia. Intanto però non sono ben chiare le formazioni e soprattutto i capitani. Fuor di metafora: Il Partito Democratico è preso dalla necessità di candidare un esponente in grado di mettere d’accordo i renziani con il resto del partito (che alle scorse primarie seguì le sorti di Pierluigi Bersani); mentre Abbadia futura è in cerca di un’identità ancora non troppo definita, che da una parte “deve” accontentare gli ex PDL e dall’altra smarcarsi da chi li vorrebbe troppo vicini a Grillo (sul sito si legge il famoso motto “uno vale uno”, sarà un caso?). In questo panorama Abbadia futura potrebbe convogliare gli elettori del PDL-FI (stando alle ultime elezioni e arrotondando per difetto una prospettiva del 20%) la Lista Civica (10%) e l’UDC (5%) per un totale che potrebbe lambire il 40%. Ma sono calcoli approssimativi che lasciano il tempo che trovano. Il grosso riguarderà la scelta dei candidati, i quali dovranno lavorare non poco per conquistare in primis il consenso della totalità del partito di riferimento, e in secondo luogo la fiducia dei cittadini. Le prossime settimane saranno cruciali, Abbadia News seguirà passo dopo passo la campagna elettorale con reportage e interviste. Come direbbero a Proceno: stay tuned.

Commenti

2 commenti a “Abbadia, verso un nuovo bipolarismo?”

Lascia un commento

XHTML: Puoi usare questi tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>