Abbadia, si guadagna 16.714 €

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di J.

Stando agli ultimi dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (basati sulle dichiarazioni IRPEF) ad Abbadia San Salvatore il reddito medio pro capite è di 16.714 €. La medesima fascia di reddito (16-18.000) di comuni limitrofi quali Castiglione d’Orcia (16.709), Piancastagnaio (17.324), Santa Fiora (16.884), Arcidosso (16.733), Castel del Piano (17.108); e al di sopra di municipi che invece destano qualche preoccupazione come Radicofani (13.755), Castell’Azzara (15.061) e Seggiano (14.916).

Va peggio ad alcuni comuni del grossetano come Roccalbegna, Semproniano e Sorano dove non si arriva ai 14.000 €. Abbadia è poco al di sotto della media della provincia (che al pari di quella nazionale ammonta a circa 20.000 €, con il picco a Siena che supera i 26.000 € confermandosi capoluogo più benestante della regione). Mentre il comune più abbiente della Toscana, con 27.941 €, è Forte dei Marmi. La situazione di Abbadia non è particolarmente preoccupante soltanto se si guarda ai comuni vicini o alla media nazionale (abbassata dal sud, fanalino di coda della Penisola).  I dati, inoltre, mostrano chiaramente come  i maggiori picchi di ricchezza si registrano laddove vengono portate avanti politiche legate al turismo.

Allo stesso tempo il grafico (visualizzabile sotto) ci dice che investire, ad esempio, nella geotermia, come succede a Santa Fiora o Piancastagnaio (che oltre ai “soffioni” gode di importanti strutture aziendali legate a pelletteria, mobili e florovivaismo), con molta probabilità non porterebbe nessun tipo di incremento sostanziale, e anzi il rischio è quello di vedere azzerarsi il mercato immobiliare proprio a causa delle immissioni (ritenute da molti – a torto o a ragione – nocive).

Di seguito tutti i dati: http://a.tiles.mapbox.com/v3/eccoilmoro.23fss3vf.html#7/44.508/13.689

Commenti

4 commenti a “Abbadia, si guadagna 16.714 €”

  1. Zorro

    Articolo curioso ed interessante ma con conclusioni incoerenti…
    Cosa c’entra sta volta la geotermia? il fatto che ci sia una grande azienda che da posti di lavoro sul territorio mi sembra buono mica cattivo. E’ ovvio che se ne facciamo una questione di numeri questo comunque non risulti: chi lavora ai “soffioni” guadagna più della media, questo è placido; ammettendo che il numero di lavoratori vada dai 150 ai 200, questo “di più” deve essere rispalmato su c.ca 10.000 percettori di reddito (nei comuni interessati), quindi quanto può aumentare il reddito pro capite? Di nulla. Siamo seri su…….
    Quella del mercato immobiliare invece ancora mi mancava… Il redattore crede veramente che il crollo delle vendite sia dovuto alle EMISSIONI (immissioni è esattamente il termine opposto) geotermiche? O piuttosto che sia colpa delle cattive infrastrutture (eredità di gestioni comunali poco attente e poco competenti: Faccio presente che se nevica, noi, inteso come comune, chiediamo lo stato di calamità naturale quando invece la neve dovrebbe essere una manna! ), alla cattiva pubblicità che ci siamo fatti (idem come sopra), al fatto che ogni “nonno” ha due\tre case (comprate grazie al risparmio durante i prorompenti anni ’70) e che quindi tendano a disfarsene in un momento di restrizione economica e di tassazioni esose?!?! A voi le conclusioni…
    Ripeto: articolo interessante ma conclusioni incoerenti e viziose.

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  2. redazione

    Zorro è Simone Leporini.

    Caro Simone, alcune tue perplessità sono giuste, in effetti manca la controprova; nondimeno l’andazzo economico dei comuni limitrofi e geotermici ci permette di dubitare sulla reale consistenza economica. Ad ogni modo, anche al netto delle presunte crescite, la cosa che più ci preme è la salute, e in questo senso mancano sicurezze. Saluti.

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  3. Simone Leporini

    No attenzione, le mie non sono perplessità, ma matematica spicciola (nel primo caso) e la naturale osservazione come cittadino (nel secondo).

    Lo studio parla di reddito pro capite e, come ho spiegato, è impossibile che questo venga influenzato da un’unica categoria di lavoratori.

    L’articolo non parla nemmeno di salute, ma di economia! Quindi, se di economia stiamo parlando, buttarci dentro la salute (a torto o a ragione – come dicevi giustamente nell’articolo) è soltanto una forzatura.

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    1. redazione

      In parte ti avevo risposto precedentemente. Sarai concorde che quando si fanno previsioni sul futuro, a meno di non possedere la sfera magica, si tratta quasi sempre di una forzatura. Poi non è propriamente esatto sostenere che il reddito pro capite non può essere influenzato da un’unica categoria di lavoratori. A Chianciano Terme, per fare un esempio vicino a noi, la grande maggioranza dei lavoratori è impegnato nel settore alberghiero, che da solo ricopre il grosso del reddito e di conseguenza influisce fortemente proprio sulla media (stiamo pur sempre parlando di statistiche) totale del reddito. Come da noi qualche tempo fa il grosso del reddito era influenzato dall’indotto minerario.

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