“Taberna del Ciuco Ritto”, Marco Arezzini: «Un punto di aggregazione per tutta l’Amiata»

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di Alessio Rossi

Un luogo dove passare una serata giocando con la nostra vasta selezione di materiale. Inoltre organizzare degustazioni di prodotti tipici locali…

Come nasce La Taberna?

La Taberna nasce in seno alla ProLoco di Abbadia San Salvatore nei primi mesi del 2014 dalla necessità di creare una nuova destinazione – all’interno del centro storico nell’ambito della Festa Medioevale – sia per i figuranti che gli spettatori. Una volta annunciato lo spostamento dell’accampamento degli armati (in Piazza del Monastero) ho formato una comunione d’intenti con Manuel Baiocchi, Luca Severini e Giacomo Gori e abbiamo trovato la location in Piazza Santa Croce. Mentre l’idea iniziale prendeva forma ci siamo resi conto di quanto tutti lo volessimo far diventare qualcosa di più grande, una realtà dove i giovani possano sviluppare nuovi progetti.

11051058_10206474852938054_225086508_nCome si è evoluto il progetto iniziale?

Al momento della costituzione dell’associazione nella mente dei membri c’era la volontà di appropriarsi del concetto di rievocazione storica e portarlo ai massimi termini. Ognuno degli otto fondatori si sarebbe curato di un singolo aspetto del grande vettore che puntava a far risorgere, durante la Festa Medioevale, una vera taverna e la vita in essa com’era in quel periodo. Mestieri come il birraio, il vinaio, lo scalpellino e il menestrello sarebbero stati resi con massima accuratezza sia nella rappresentazione in sé, sia nella realizzazione dei prodotti con i metodi adatti, anche servendoli durante la festa stessa. Dopo l’inaugurazione per L’Offerta dei Censi, nel Luglio del 2014, abbiamo sentito la necessità di trascendere la rappresentazione storica ed estendere la nostra realtà: la realizzazione di una Taberna ludica è diventata preponderante. Un punto di aggregazione per tutta l’Amiata, e non solo, dove introdurre al mondo dei giochi di ruolo i neofiti che vogliono avvicinarcisi. E’ un luogo dove passare una serata giocando con la nostra vasta selezione di materiale. Inoltre organizzare degustazioni di prodotti tipici locali o realizzati con le tecniche medioevali; oltre a eventi musicali e cene sociali per i nostri soci.

11023145_10206474852458042_1238366154_nQuali sono i progetti per per i mesi a venire?

Gli obiettivi principali del 2015 sono tre: completare i lavori di ristrutturazione, riproporre l’esperienza della Taberna all’interno della Festa Medioevale e aiutare a rendere possibile il Folk Festival. Per quanto riguarda il primo stiamo lavorando a pieno regime, mettendoci tutta la nostra energia – e i nostri soldi – siamo completamente autofinanziati. Il secondo è quasi scontato, essendo nella nostra natura ritrovarci ogni anno per rinnovare la realtà interattiva del Ciuco Ritto, superando il concetto di rievocazione storica fine a sé stessa, trasformando gli spettatori in partecipanti attivi della vita di taverna. Il Terzo, il più ambizioso, sarà un festival realizzato assieme all’associazione “Festivale” con protagoniste le varie tradizioni popolari europee. La musica folk e le realtà enogastronomiche dei vari paesi saranno protagoniste, di modo da realizzare un abbraccio culturale tra le varie popolazioni esaltando affinità e differenze tra le eccellenze del nostro territorio e il resto d’Europa.

Se dovessi stilare un bilancio di questo primo anno?

Si è formato un gruppo di amici solido, pieno di nuove proposte e buona volontà. Per quello che siamo riusciti a realizzare quest’anno dobbiamo senza dubbio ringraziare sia la ProLoco, nella persona di Giacomo Sbrilli, il suo Presidente, sia l’associazione culturale Castel di Badia per l’appoggio e la fiducia dateci. Sia l’Offerta dei Censi, dove è nato tutto, che la Festa d’Autunno, dove abbiamo esteso i nostri orizzonti, sono state un successo a livello economico e, soprattutto, morale grazie all’impatto positivo riscontrato dalla gente del paese e non solo.

In conclusione, possiamo arrivare a una Dichiarazione d’Intenti?

–  Iniziare a ripopolare il centro storico seguendo una necessità turistica, economica e sociale con nuove idee e nuove energie, riscoprendo valori che sembrano da tempo scomparsi

–  Rivitalizzare la realtà giovanile nell’ambito di organizzazione di eventi. Smuovere un po’ le acque e vedere se qualcun altro ha voglia di rimboccarsi le maniche

– Creare un polo culturale dove chiunque possa vedere le proprie idee realizzate, con l’appoggio e l’aiuto di tutta l’associazione senza gerarchie, un “circolo privato” aperto a tutti.

– Dimostrare a tutto il paese di come un’altra realtà sia possibile, di come unire e mediare risorse e punti di vista sia la strada migliore anche se non la più semplice, superando inutili contrasti e gelosie.

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