RADICOFANI, caso Rivart: speranza per i 20 lavoratori in esubero

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Radicofani. Si è tenuto lo scorso 6 ottobre presso il Comune di Radicofani il tavolo istituzionale territoriale, che segue i due precedenti incontri regionali, sullo stabilimento RIVART del Gruppo Mauro Saviola. Questione delicata, quella di questo storico punto produttivo dell’Amiata, oggi parte di un insieme di stabilimenti che fa capo a un’unica azienda: in gioco ci sono i posti di lavoro di 20 unità in esubero che ancora sono in forza usufruendo della cassa integrazione straordinaria a zero ore nell’ormai dismesso reparto del MDF. Nel confronto con i vertici del Gruppo Saviola – presenti l’AD, il responsabile produzione del gruppo e quello dello stabilimento – le organizzazioni sindacali e le istituzioni hanno chiesto delucidazioni sullo stato economico e produttivo e sulla conferma della strategicità del tannino ed hanno sollevato con forza la problematica legata agli esuberi ed alla loro ricollocazione. Le parti sindacali e la Proprietà hanno raggiunto un accordo sull’immediata disponibilità a ricollocare i lavoratori nel turn over del Gruppo negli altri stabilimenti, purtroppo principalmente situati nel nord Italia. Per quanto riguarda il punto produttivo di Radicofani l’opportunità potrebbe essere legata ad un investimento sulle biomasse all’interno del perimetro aziendale, sfruttando il ‘detannizzato’ e gli incentivi sulla manodopera che dal 19 ottobre sarà purtroppo collocata in mobilità. L’investimento, alquanto interessante per lo sfruttamento a filiera corta della materia prima, sarà demandato a terzi; da questo punto di vista le istituzioni si sono rese immediatamente disponibili a facilitare amministrativamente un eventuale progetto e a collaborare per individuare degli investitori.

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