Poesia. Contadino – Carlo del Quinti
—lP—
a cura di Balilla Romani
* * *
Contadino
Contadino che stai alla campagna
sotto i raggi del sole cocente
se la pioggia, d’estate ti bagna
nell’inverno tu hai freddo pungente.
Contadino tu sei la speranza,
la speranza del pane per tutti,
il tuo braccio ci da in abbondanza
della terra i migliori suoi frutti.
Tu la porti quell’uva dorata
nella mensa a chi fa il cittadino,
solo tu fai la gente beata
quando gusta il tuo pane, il tuo vino.
Mentre porti al mercato vicino
ogni sorta di frutti e di ortaggi;
solo tu che lo fai il contadino
potrai darci ricotta e formaggi.
Le tue bestie che porti al macello
Sono frutto dei tuoi sacrifici,
quelle carni di manzo e di agnello
ci faranno più forti e felici.
Tu trascorri la vita nei campi
rivestito di miseri panni,
dalla fame ci salvi e ci scampi
quando torbidi tornano gli anni.
Senza te, contadino paziente,
non sarebbe una gioia la vita
e, nel mondo per tutta la gente,
senza te loro gioia è finita.
Benedetto sarai, contadino,
che produci per noi vino e grano,
tu perdona se qualche cretino
ti disprezza e ti dice villano.
Se non hai né medaglia né alloro
e trattato con poco decoro
non ti lagni se il caso o il destino
volle farne di te un contadino.
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