La Toscana mette a disposizione fondi per giovani imprenditori

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Fondi regionali per l’imprenditoria giovanile

La Toscana è protagonista di una serie di iniziative volte all’erogazione di fondi per incentivare l’imprenditoria giovanile della regione. Tali fondi riguardando i settori che interessano le attività principali della regione, a partire dall’agricoltura per arrivare alle piccole e medie imprese in ambito turistico-alberghiero, della ristorazione, metalmeccanico, dell’artigianato, sanitario, ma anche tessile, calzaturiero, del settore dei servizi e per gli studi professionali. L’obiettivo di questi finanziamenti è quello di permette ai giovani di accedere al credito anche non essendo in possesso di garanzie, mentre per tutti coloro che non sono in possesso dei requisiti per accedervi possono comunque utilizzare gli strumenti presenti online per confrontare le migliore offerte delle finanziarie. Il programma della Regione mira a usufruire dei fondi che arrivano per il settennato 2014/2020 con Horizon e che prevedono 80 miliardi di euro, da stanziare e investire principalmente nella ricerca e nell’innovazione. Il settennato 2014/2020 vede anche il finanziamento con 921 milioni di euro per il Programma di Sviluppo Rurale (PSR). Ci sono poi 4 milioni di euro che arrivano dalla Regione, che ha pensato di avviare un programma dove le botteghe diventano “scuola” per apprendere i fondamenti pratici del mestiere ed essere subito pronti all’inserimento nel mondo del lavoro. Vediamo quindi nel particolare a chi sono destinati e come si articolano i finanziamenti regionali.

Il programma Horizon 2014/2020
Si tratta di 80 miliari di euro che andranno sfruttati a livello mondiale principalmente a 3 settori: quello dell’eccellenza scientifica, la leadership dell’industria, dei cambiamenti sociali, ai quai sono rispettivamente destinati 24,6 miliardi, 17,9 miliardi, 31,7 miliardi. L’obiettivo è l’innovazione in tutti i campi e per accedervi, partendo dal livello regionale, bisogna presentare progetti competitivi e che abbiano una valenza pari o superiore rispetto ai requisiti richiesti. Per questo è stato incaricato l’Irpet (Istituto di programmazione economica Toscana) che attraverso 7 esperti contatterà le piccole e medie imprese per informale e supportarle nella presentazione dei progetti. Da parte della regione verranno quindi sostenute con un investimento economico e con il riutilizzo di quei progetti validi che tuttavia non sono stati accettati.

Le botteghe scuola e il piano Garanzia Giovani
Per tutti i giovani che hanno un’età dai 18 anni compiuti e al di sotto dei 29 e aderiscono al piano Garanzia Giovani, la Regione Toscana prevede l’erogazione di 4 milioni di euro, suddivisi tra le 10 province secondo i settori trainanti dell’economia locale. Si tratta soprattutto di qui giovani definiti “Neet”, cioè che non lavorano ne studiano.
Il settore protagonista è in ogni caso quello dell’artigianato, settore rinomato in Toscana, che è quindi stato oggetto di una spinta decisa verso il miglioramento e l’acquisizione di competenze sul campo. Il piano prevede che per l’attivazione di ogni corso, in base alla tipologia, saranno disponibili 3 milioni e 800 mila euro per quelli di gruppo che vengono erogati dalle agenzie di formazione che sono state accreditate; 200 mila euro sono destinati invece ai corsi con un solo aspirante lavoratore, che apprende direttamente dal singolo artigiano a lavoro. Sia che si tratti di un corso con più persone che individuale, ci sarà comunque un voucher di 4 mila euro per ogni singolo partecipante. Il voucher potrà essere rimborsato interamente se il giovane trova un impiego entro 6 mesi dalla fine del corso, avviando un tirocinio o con tutte le altre forme di contratto previste. Se cosi non fosse il voucher sarà rimborsato al 70% in un’unica soluzione. La regione ha destinato quindi per ogni provincia sia una parte dei 3 milioni e 800 mila euro che dei 200 mila euro. Per esempio a Firenze sono toccati circa 900 mila euro per i corsi con più giovani, mentre per quelli individuali quasi 50 mila euro e riguardano settori che vanno dall’abbigliamento alla pelletteria, dal turismo alla pesca, alla silvicoltura, ecc. Cifre minori, ma sempre considerevoli, sono destinate alle altre province per entrambe le modalità dei corsi.

Il Programma per lo sviluppo Rurale
Il PSR è stato presentato da Gianni Salvadori, assessore all’agricoltura della regione Toscana. Già a partire dal mese di marzo dovrebbero essere stati pubblicati i primi bandi che sono destinati a migliorare la competitività del settore, con un piano di innovazione e modernizzazione delle strutture. A tal fine è stato anche pensato un programma di informazione con manifesti e altri canali, per pubblicizzare l’uscita cronologica di tali bandi. Le notizie saranno anche disponibili sul sito della stessa regione Toscana. Tutto il mondo rurale e le varie aziende e imprese potranno cosi approfittare per prepararsi riguardo all’inoltro della richiesta dei finanziamenti.

Finanziamenti per aprire studi professionali
La giunta regionale ha approvato l’attuazione dell’art. 9 della LR 73/2008 che da il via libera ai finanziamenti per l’innovazione e l’avvio di nuove imprese, come gli studi professionali, ma che non ne hanno i capitali.
Il prestito avviene in conto interesse, con i tassi a zero e con un fondo di garanzia (fino all’80% dell’importo totale) che velocizza le operazioni di richiesta. Si tratta di 1 milione e 683 mila euro rivolti sia a chi sta facendo praticantato che tirocinio. Sono ammessi anche persone al di sotto dei 40 anni che presenti un progetto per l’innovazione degli strumenti tecnologici professionali. Per chi è titolare di partita IVA può accedere al Microcredito fino a 3000 euro. (RM)

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