Arezzo: istituita la Borsa di studio Bruno Bernacchia, 3mila € per giovane ricercatore

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Bruno Bernacchia—P—

Borsa di Studio Bruno Bernacchia: un premio per celebrare la memoria e l’impegno politico del personaggio aretino

“Siamo stati inutilmente inutili”  (da “Con ali di farfalla”, Bruno Bernacchia, A&B Editrice)

Arezzo. A cinque anni dalla scomparsa di Bruno Bernacchia - un aretino speciale, attivo nel partito Socialista dalla metà degli anni ’60, poeta e studioso di filosofia – gli amici promuovono un’importante iniziativa in suo onore: la Borsa di Studio Bruno Bernacchia. 

Bernacchia ha lasciato ad Arezzo una scia di ricordi straordinari, perlopiù legati al suo impegno politico che ne fecero un personaggio libero e un pensatore anticonformista, apprezzato per lo spiccato senso civico e l’indipendenza di giudizio. Nato a Panicarola sul Lago Trasimeno nel 1944 da una numerosa famiglia contadina, si diploma ragioniere a Perugia e si trasferisce ad Arezzo, dove divide la sua vita tra il lavoro nella grande azienda di confezioni Lebole-Marzotto e la politica, alla quale si dedica prima a Roma, poi nel ruolo di segretario provinciale del Psi e di Capogruppo in Consiglio Comunale ad Arezzo. Negli anni ’80, insieme a Paolo Teoni e Carlo Forbicioni, si batte fortemente per la realizzazione del nuovo Ospedale unico ad Arezzo, l’odierno San Donato. Punto di riferimento per il movimento politico e per quello sindacale, Bruno Bernacchia credeva fermamente nel valore della rappresentanza e della tutela: resta ancora nella memoria degli aretini l’episodio che negli anni ’90 lo portò fino a Sofia per far scarcerare un operario della Lebole, detenuto ingiustamente nelle prigioni bulgare.

Bruno Bernacchia disprezzava le ipocrisie. Quando nel 1981 scoppiò il Caso P2, Arezzo e l’Italia furono trascinate in un caos politico e mediatico senza precedenti e lui fu l’unico che criticò apertamente il Partito Comunista, perché schierato contro la riservatezza massonica: “perché voi (comunisti) pensate di essere trasparenti?”. Bruno Bernacchia si ritirò dal Psi quando si sciolse; dopo la fine della Prima Repubblica fondò l‘Associazione Forum: un centro nevralgico di aggregazione e scambio politico, dove discutere e confrontarsi oltre il partitismo. Bruno Bernacchia era apprezzato e stimato, anche dagli avversari politici. Pungente, ironico e dissacrante, amava condividere il proprio pensiero con gli amici più cari, anche per nottate intere. Bruno Bernacchia ha trascorso la sua esistenza da uomo profondamente laico. Studioso della filosofia classica, amava mettersi in discussione e confrontarsi, indagando instancabile il proprio pensiero e quello altrui. Storico e studioso della Prima Repubblica, analizzava instancabile il passato e il presente politico italiano. Uomo passionale, di sentimenti crudi e puri, Bruno Bernacchia ci ha lasciato una raccolta di poesie, “Con ali di farfalla”, dove con un linguaggio semplice e intenso ha racchiuso i propri ricordi, gli affetti, le emozioni passeggere e le donne della propria vita, superando la finitezza della vita.

Gli amici lo ricordano come uomo coerente, pronto a difendere le proprie idee senza mai disprezzare quelle altrui, “socialista libertario ricco di umanesimo e delicato poeta” a cui dedicano la Borsa di Studio Bruno Bernacchia. La Borsa di Studio Bruno Bernacchia è assegnata a partire dal 2016 con cadenza biennale, e consta di un premio in denaro pari a € 3.000,00. Il concorso è riservato ai giovani laureati in discipline storico-politico-umanistiche, di età non superiore ai 30 anni, autori di una ricerca o uno studio, già pubblicato o da pubblicare, di interesse e aiuto sul pensiero politico italiano e/o la storia dei partiti politici dell’Italia repubblicana e/o sulle vicende economico-finanziarie che hanno segnato la storia dell’Italia repubblicana. La Borsa di Studio Bruno Bernacchia si avvale di un Comitato Scientifico giudicatore composto da due docenti universitari in discipline storiche, da due rappresentanti scelti tra gli Amici di Bruno Bernacchia e da un giornalista politico. I partecipanti dovranno inviare la documentazione pubblicata sul sito www.arezzocittàdelvasari.it nella sezione “Borsa di Studio Bruno Bernacchia” entro e non oltre il 31 dicembre 2015, alla segreteria della Borsa di Studio presso Arezzo Città del Vasari, via Guido Monaco 32, 52100 e all’indirizzo comunicazione@arezzocittadelvasari.it

Scarica lo Statuto

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