“Adesso! Abbadia” interviene sul turismo: «È necessario mettere in relazione aspettative e proposte»

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Un ritorno al “piccolo è bello” nel turismo? Non è proprio così: semplicemente le nuove tecnologie aprono nuovi scenari: permettono al turista di ricercare i territori dove possono essere soddisfatte le proprie aspettative. Segmentando, approfondendo, sviscerando fino all’inverosimile si possono scegliere le destinazione più consone alle proprie esigenze. L’offerta a sua volta può individuare in maniera precisa i propri potenziali clienti. Anche una piccola destinazione turistica (per meglio dire un Sistema Turistico Locale) può avere le sue chance per presentarsi alla sua potenziale clientela.

Parliamo quindi di “destinazione turistica” come ambito territoriale nel quale ha sede un complesso di attrattive che possono soddisfare i bisogni e gli interessi di un determinato segmento di domanda turistica. Non si tratta di mera pubblicità o propaganda, di aggredire il mercato o di vendere un prodotto, ma di mettere in “relazione” aspettative e proposte, necessità e servizi, condividendo voglia di conoscere ed esperienze accogliendo non il turista, ma la persona. Una situazione rivoluzionaria per i piccoli territori soprattutto se poco conosciuti e marginali come il nostro.

Cosa possiamo e dobbiamo fare per cogliere questa condizione favorevole? Prima di tutto occorre una volta di più prendere coscienza delle nostre opportunità che fanno riferimento in maniera fondamentale al territorio “Amiata” smettendola di definirci “vicini a …”, ma facendo leva e sviluppando su quello che siamo stati, quello che siamo adesso e quello che vogliamo essere. E’ un approccio culturale da risvegliare nelle coscienze di tutti gli addetti al settore e non: è la popolazione nella sua interezza il soggetto/attore dell’accoglienza con l’orgoglio di essere amiatini con onestà, originalità e autenticità. La cultura dell’accoglienza quindi. Il turista che visita il nostro territorio deve entrare in rapporto con noi e noi con lui, con la nostra storia, con la nostra cultura, con il nostro stile di vita.

Dobbiamo essere capaci di costruire relazioni. Se siamo d’accordo le cose da fare con il giusto approccio vengono fuori quasi da sole: dalla cura e valorizzazione dell’ambiente, all’animazione culturale e intrattenimento, dalla gestione della propria struttura alla veicolazione delle nostre proposte. Poniamoci degli obiettivi chiari e praticabili, individuiamo segmenti turistici definiti, operiamo nelle grandi e piccole cose, assumiamoci ognuno una responsabilità e un compito. Le cose da fare sono semplici e complesse allo stesso momento, affrontiamole con la consapevolezza che con la partecipazione di tutti, ce la possiamo fare a cominciare da Abbadia.

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