ABBADIA SAN SALVATORE: “Città delle Fiaccole”, buona partenza

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di Antonio Pacini

ABBADIA SAN SALVATORE (SIENA) La partenza è stata buona. Dal 5 dicembre è iniziato il periodo natalizio nella città delle Fiaccole con l’entrata in funzione dei mercatini, serate di musica e comicità accompagnate da vin brulé, tornei di panforte, spettacoli di magia, per bambini e molto altro. Ci auguriamo che il flusso turistico non diminuisca. Naturalmente c’è qualcosa da migliorare ma per ora è giusto soffermarsi più sul movimento generale: è presente l’entusiasmo soprattutto fra i gruppi di ragazzi, i quali hanno già quasi finito di costruire la propria fiaccola e hanno fatto, o faranno, delle serate intorno ad essa. Sono, insieme ai commercianti, fra i principali attori di questo periodo di festa. Il fatto che abbiano dovuto addirittura autotassarsi, tirando fuori i soldi di tasca propria per comprarsi il costoso casottino (obbligatorio per gli eventi precedenti e successivi al 24) dimostra il consolidato sentimento per tale tradizione. Difficile trovare un paese che vanti una ricorrenza così antica e mai interrotta nel tempo. La sera di vigilia si dovrà sempre trovare spazio sì per la festa – soprattutto dopo mezzanotte – ma anche per la riflessione, facendo in modo che i due momenti si abbraccino e non siano in disaccordo fra di loro.

L’anno scorso da questo punto di vista c’è stato un salto di qualità con ritrovata attenzione verso il “sacro” e anche per il dettaglio (ad esempio pastori e cornamuse ebbero la meglio sul solito esasperante babbo natale). Il senso del “sacro”, in senso lato, deve stare sempre al centro, altrimenti s’immiserisce tutto e si smarrisce il significato profondo, fondamentale anche per la buona riuscita del resto del periodo. Ma queste cose i badenghi le sanno, anche se è sempre bene ricordarcelo per allontanare strane fantasie che sono sempre dietro l’angolo e vorrebbero trasformare le fiaccole in una sagra con musiche a tutto volume che non c’entrano col contesto natalizio. Attendiamo gli sviluppi che ci saranno a breve, ma soprattutto a lungo termine, così come abbiamo atteso e finalmente è arrivata l’installazione del cartello fisso annunciato da tanto tempo all’ingresso del paese che dà il benvenuto non solo nella “Città delle Fiaccole” ma anche della “Bibbia Amiatina”. Si potrebbe aggiungere della “Postilla Amiatina”, del “costituto badengo” e così via. Tutte note distintive importanti per la storia, la religione e la lingua fra le quali basterebbe una sola per giustificare la nostra candidatura, nella figura dell’Abbazia del Santissimo Salvatore, come prossimo sito UNESCO patrimonio dell’umanità. Ci auguriamo che tale proposta, proveniente non solo da noi ma, in passato, da studiosi autorevoli, venga prima o poi considerata anche dall’amministrazione comunale. Che periodi come questo possano portarci fiducia nel valore della montagna con le sue ricchezze culturali e ambientali e del paese nei quali abbiamo il privilegio di vivere, così da accettare sempre meno sommessamente imposizioni dannose dall’alto (discariche, sfruttamento geotermoelettrico etc.) favorite, spesso, proprio dalla generalizzata mancanza di aspettative nelle intrinseche possibilità di sviluppo di questa zona. Buon proseguimento 

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Commenti

2 commenti a “ABBADIA SAN SALVATORE: “Città delle Fiaccole”, buona partenza”

  1. Mario Pacini

    SONO ORGOGLIOSO DI AVERE LAVORATO IN QUELLA COMMISSIONE CHE CON IL NOSTRO IMPEGNO ABBIAMO RAGGIUNTO, OBBIETTIVI IMPORTANTI, GEMELLAGGIO MINERARIO, con le scuole, la bibbia amiatina, e abbadia città delle fiaccole.

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    1. Antonio

      Ciao Mario. Io lo so che la delibera per il nuovo cartello è stata una delle ultime della precedente amministrazione ed è il risultato di un lavoro dove anche te hai messo grande impegno e riguardava un progetto più ampio. Purtroppo chi viene dopo si prende tutti i meriti; la stessa idea -peraltro non difficile da farsela venire in mente- del nome “Città delle Fiaccole e della Bibbia” non proviene certo dal sindaco o da qualcuno di loro. Quando qualcuno lo diceva su fb e in altri canali probabilmente il Tondi non aveva ancora nemmeno la tessera del PD. Diciamo che c’è chi è bravo a fare e a proporre e chi è bravo a sfruttare il lavoro degli altri al momento opportuno senza ringraziarli. L’importante comunque è il risultato. Grazie Mario, a presto

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